mercoledì 25 novembre ore 20.45

L’ Affido familiare è un istituto che permette a una famiglia, a una coppia o a un singolo di accogliere, per un periodo di tempo limitato, un minore italiano o straniero la cui famiglia stia attraversando un periodo di difficoltà o di crisi, tale da impedire l’accudimento del bambino o del ragazzo stesso. Qualcuno potrebbe, allora domandarsi: Ma cosa c’entra la Caritas con l’Affido? La Caritas non è quella del cibo e dei vestiti? Cosa ha a che fare con questo discorso? La risposta è molto più evidente di quello che può sembrare! Caritas c’entra eccome! La Caritas ha prima di tutto l’arduo e bellissimo mandato di creare la Cultura dell’Accoglienza e lo fa nel suo stile, quotidiano e semplice, ma altrettanto concreto ed attento. Attraverso la sua azione di Ascolto, la sua presenza capillare nel territorio grazie alle Caritas Parrocchiali, il suo esserci e la sua attenzione a chiamare tutta la Comunità alla responsabilità verso le situazioni più fragili, ecco che si coltiva  la cultura dell’accoglienza.

Questo è il terreno su cui, poi, possono nascere bellissimi e colorati fiori, ognuno con la propria caratteristica, e uno di questi può essere proprio l’aprirsi all’esperienza dell’Affido. La Caritas Diocesana ha così organizzato due incontri dal titolo “Io sono l’Altro, Storie di incontri e incontri di storie,  condivisione e testimonianze sul tema dell’accoglienza spontanea e della solidarietà” patrocinati dall’Ambito Territoriale di Pesaro e dalla Regione Marche.

La dottoressa Claudia Guerra, Logopedista e Responsabile della Caritas parrocchiale di Cattabrighe, ha elaborato e moderato gli incontri grazie alla sua competenza professionale e alla sua esperienza sul campo. Il primo incontro si è svolto a Febbraio nei locali della Parrocchia di Padiglione ed ha visto la partecipazione di oltre 40 persone, il secondo è in programma per mercoledì 25 novembre con modalità a distanza. Il tentativo è quello di seminare Accoglienza, nonostante la distanza.

Perché è bene ricordarsi, soprattutto in questo periodo, che Io sono l’altro.

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