Salvare vite in mare e lottare contro le reti criminali a terra

Giovedì 21 novembre alle ore 21.00, Caritas Diocesana di Pesaro organizza un incontro informativo per raccontare la rotta migratoria marittima del Mediterraneo Centrale, intitolato “Salvare vite in mare e lottare contro le reti criminali a terra”. Nell’occasione conosceremo Nello Scavo, giornalista di fama internazionale di “Avvenire”. L’ospite verrà intervistato da Roberto Mazzoli, direttore del giornale diocesano locale “Il Nuovo Amico”. Il dialogo avrà l’obiettivo di raccontare le esperienze vissute in prima persona dal reporter e il fenomeno dell’immigrazione sulla rotta marittima del Mediterraneo Centrale. L’evento si svolgerà presso l’auditorium di Palazzo Montani Antaldi, Piazza Antaldi 2, Pesaro. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 

Nello Scavo dal 2001 è giornalista di “Avvenire”. Reporter internazionale, cronista giudiziario, corrispondente di guerra, collabora con diverse testate estere. Le sue inchieste sono state rilanciate dalle principali testate del mondo The New York Times, The Washington Post, The Independent, Le Monde, Huffington Post, La Croix, Bbc, Cnn, Clarin, La Nacion, El Pais, El Mundo e altri.

Negli ultimi anni è stato tra i giornalisti internazionali a trascorrere più tempo sulle navi di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. Nel 2017 è riuscito a introdursi in una prigione clandestina degli scafisti libici, raccontando in presa diretta quali siano le condizioni dei migranti intrappolati. Nel gennaio 2019 è stato il primo giornalista a salire a bordo della nave Sea Watch 3 che per tre settimane è stata bloccata in mare dopo aver soccorso, con la Sea Eye, 49 migranti a cui non era stato permesso di sbarcare. Dal 18 ottobre 2019 Nello Scavo è sotto tutela della Polizia. Il provvedimento è scattato dopo le minacce ricevute dal giornalista, che per il quotidiano della Cei diretto da Marco Tarquinio ha condotto un’inchiesta sul traffico di esseri umani dalla Libia portando allo scoperto Abd al-Rahman al-Milad, l’aguzzino dei migranti noto come Bija.

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